Titolo: Quando le montagne cantano

Autore: Nguyễn Phan Quế Mai

Genere: Narrativa, saga familiare

Casa editrice: Nord Editore

Data di pubblicazione: 07/01/2021

Formato: Cartaceo/E-book

Pagine: 384

Sinossi:

Un paese in guerra. Una famiglia divisa. Una storia di coraggio e speranza. Dal loro rifugio sulle montagne, la piccola Huong e sua nonna Dieu Lan sentono il rombo dei bombardieri americani e scorgono il bagliore degli incendi che stanno devastando Hanoi. Fino a quel momento, per Huong la guerra è stata l’ombra che ha risucchiato i suoi genitori, e adesso quell’ombra sta avvolgendo anche lei e la nonna. Tornate in città, scoprono che la loro casa è completamente distrutta, eppure non si scoraggiano e decidono di ricostruirla, mattone dopo mattone. E, per infondere fiducia nella nipote, Dieu Lan inizia a raccontarle la storia della sua vita: degli anni nella tenuta di famiglia sotto l’occupazione francese e durante le invasioni giapponesi; di come tutto fosse cambiato con l’avvento dei comunisti; della sua fuga disperata verso Hanoi senza cibo né denaro e della scelta di abbandonare i suoi cinque figli lungo il cammino, nella speranza che, prima o poi, si sarebbero ritrovati. E così era accaduto, perché lei non si era mai persa d’animo.  Quando la nuova casa è pronta, la guerra è ormai conclusa. I reduci tornano dal fronte e anche Huong finalmente può riabbracciare la madre, Ngoc. Ma è una donna molto diversa da quella che lei ricordava. La guerra le ha rubato le parole e toccherà a Huong darle una voce, per aiutarla a liberarsi del fardello di troppi segreti…  La saga di una famiglia che si dipana lungo tutto il Novecento, in un Paese diviso e segnato da carestie, guerre e rivoluzioni. Tre generazioni di donne forti, che affrontano la vita con coraggio e determinazione. Una storia potente e lirica insieme, che ci ricorda il valore dei legami familiari e gli ostacoli che siamo disposti a superare per rimanere accanto alle persone che amiamo.

Le sfide affrontate dal popolo vietnamita nel corso della Storia sono come montagne altissime. Se sei troppo vicino, non puoi scorgerne le vette. Ma, allontanandoti dalle correnti della vita, riesci a guardarle in tutta la loro maestosità…

Sullo sfondo della storia della colonizzazione francese, della grande fame, dell’occupazione giapponese, della guerra francese in Indocina, della riforma agraria e della guerra tra il nord e il sud del Việt-Nam, un romanzo profondamente commovente e complesso ci racconta la vita della famiglia Trần dal 1920 al 2017. 

Questo periodo storico turbolento è riportato in vita attraverso il resoconto dell’impatto che ha avuto, non solo su questa famiglia ma sulla popolazione nel suo insieme.

La parte principale della storia si apre ad Hà Nội nel 1972, con la dodicenne Hương accompagnata a scuola da Diệu Lan, sua nonna di cinquantadue anni, alle cui cure è stata lasciata perché sua madre, medico, parte verso sud alla ricerca del marito. Quest’ultimo è partito quattro anni prima per combattere in guerra, e da allora la famiglia non ha più avuto sue notizie. 

Mentre camminano, le sirene iniziano a suonare, annunciando un imminente bombardamento da parte degli aerei americani, corrono a cercare freneticamente un rifugio anti-aereo che abbia spazio anche per loro. 

L’immagine di Diệu Lan che trasporta sua nipote sulla schiena, mentre corre per trovare rifugio nella scuola, offre il primo indizio sulla forza e la capacità di resistenza straordinaria di questa donna.

Quando i bombardamenti fiscono, molte persone sono state uccise e molti edifici distrutti e, sebbene la loro casa sia rimasta intatta, la città non è più un luogo sicuro dove stare. 

Così Diệu Lan, insegnante, conduce sua nipote, i suoi studenti e le loro famiglie in un villaggio sulle montagne, a quarantuno chilometri di distanza. 

“Quella notte e per le successive notti, per asciugare le mie lacrime, la nonna mi aprì la porta della sua infanzia … Mentre la guerra continuava, furono le storie della nonna a tenermi in vita me e le mie speranze.” Hương

“Se le nostre storie sopravvivono, non moriremo, anche quando i nostri corpi non saranno più qui sulla terra.” Diệu Lan

Attraverso le narrazioni alternate di questi due personaggi, il lettore segue il loro destino durante i successivi anni, in attesa dei ritorni dalla guerra, delle notizie di ciascuno dei sei figli di Diệu Lan, tra i quali, la madre di Hương.

Non voglio entrare nei dettagli della storia, il potere di quest’eccezionale romanzo sta nelle rivelazioni graduali, in tutte le sfide personali che questa famiglia ha dovuto affrontare, così come nell’impatto dell’invasione, della guerra e del comunismo sul Việt-Nam.

I passaggi tra le voci narranti e le diverse linee temporali sono gestite magistralmente, l’autrice crea una profondità impressionante nel ritratto dei suoi personaggi, che rimarranno indimenticabili. 

Mi sono totalmente innamorata di Diệu Lan e mi ha impressionata la sua capacità di recupero, il coraggio e la determinazione di fronte a così tante sfide, nel corso della sua vita. 

Era pronta a fare tutto il necessario per sopravvivere e si è sempre rifiutata di rinunciare alla speranza o di perdere la fiducia nelle persone

Il suo rapporto con Hương è autentico, caldo e amorevole e ho adorato il fatto che abbia incoraggiato sua nipote a continuare i suoi studi e a trovare sempre rifugio nei libri (compresi i romanzi americani vietati). Non solo per acquisire conoscenza e comprensione, ma per trovare conforto e sfuggire alle esperienze più drammatiche.

L’autrice, classe 1973, descrive il suo romanzo come la ricerca della storia vietnamita perduta e ammette di averlo scritto in sette anni mettendo a frutto tutta la sua conoscenza. 

Il personaggio di Hương si basa sulla sua esperienza di crescita in Việt-Nam, come testimone dell’effetto devastante della guerra ma anche di un’intera generazione di suoi compatrioti che non hanno avuto altra scelta che ereditare il trauma della guerra portato a casa anche dai soldati sopravvissuti. 

Le sue stesse nonne morirono prima che lei nascesse, ma lei che ha sempre desiderato una nonna che le raccontasse le storie della sua famiglia, le leggende, le storie del suo villaggio e che le cantasse la ninna nanna, ha creato Nonna Diệu Lan per Hương.

Attingendo alla sua storia familiare, intrecciandola alle storie di altri sopravvissuti, ed utilizzando la considerevole ricerca sulla storia del suo paese, Nguyễn Phan Quế Mai ha fornito intuizioni ricche e intime in un mondo che la maggior parte di noi ha visto solo attraverso le immagini sui televisori e nei giornali. 

La storia sulla guerra del Vietnam e sui rapporti di tutti i bombardamenti, l’uso della guerra chimica, che non solo fu immediatamente devastante, ma che lasciò anche un’eredità a lungo termine sulle persone, così come su flora e fauna non è sempre stata alla portata di tutti. 

Leggere questo straordinario romanzo non solo ci aiuta ad ampliare la conoscenza, ma ci offre anche il punto di vista di chi è stato vittima; lasciandoci desiderosi di saperne di più, di scoprire gli stessi luoghi, assaporare lo stesso cibo ed ascoltare le stesse nènie.

Ho amato comprendere la ricca e varia cultura, i costumi, le credenze e le leggende del Việt-Nam e ho apprezzato le suggestive descrizioni dell’autrice sul cibo e il paesaggio. 

Ho anche apprezzato, dopo qualche capitolo, il fatto che siano inclusi tutti i segni diacritici per i nomi e le parole vietnamite perché, hanno aggiunto un ulteriore livello di autenticità alla storia.

La scrittura è di una bellezza ammaliante e la storia è molto commovente, porta in vita in modo nitido la sofferenza vissuta da individui e famiglie durante i periodi di occupazione e di guerra pur mantenendo una delicatezza ed una sensibilità disarmanti. 

Ci sono stati momenti in cui alcuni racconti di difficoltà, brutalità e sacrificio personale sono stati quasi troppo difficili da leggere e in diverse occasioni mi sono trovata in lacrime. Tuttavia, è una storia che non è mai stata disperata anzi, piena di speranza, ottimismo e gioia e non posso che consigliare a tutti di leggerla!

L’autrice

Nguyễn Phan Quế Mai, giornalista e poetessa, è nata nel 1973 in Vietnam, dove ha lavorato per anni come venditrice ambulante e coltivatrice di riso. Si è trasferita all’estero grazie a una borsa di studio, che le ha permesso di dedicarsi all’analisi degli effetti a lungo termine della guerra. Attualmente vive a Giacarta con il marito e i due figli e lavora per diverse organizzazioni internazionali.