Titolo: Divergent-Insurgent-Allegiant-Four-We can be manded-Free four

Genere: Distopico – Young Adult

Casa editrice: De Agostini

Formato: Cartaceo/E-book

Pagine: 1104+28+15

Sinossi:

Dopo la firma della Grande Pace, Chicago è suddivisa in cinque fazioni consacrate ognuna a un valore: la sapienza per gli Eruditi, il coraggio per gli Intrepidi, l’amicizia per i Pacifici, l’altruismo per gli Abneganti e l’onestà per i Candidi. Quando compie sedici anni, Beatrice è costretta a scegliere a quale fazione unirsi. Prendere una decisione non è facile e il test che dovrebbe indirizzarla verso la strada a lei adatta, escludendo tutte le altre, si rivela inconcludente: in lei non c’è un solo tratto dominante, ma addirittura tre. Beatrice è una Divergente, e il suo segreto – se reso pubblico – le costerebbe la vita. Non sopportando più le rigide regole degli Abneganti, tra cui è cresciuta, la ragazza sceglie gli Intrepidi: l’addestramento però è duro, violento, e i posti disponibili per entrare a far parte della nuova fazione bastano solo per la metà dei candidati. Per di più, Quattro, il suo tenebroso e protettivo istruttore, inizia ad avere dei sospetti sulla sua Divergenza…

“Il futuro appartiene a coloro che sanno qual è il loro posto.”

La serie Divergent è composta da tre libri principali Divergent-Allegiant-Insurgence da cui sono tratti anche i film, più delle piccole storie di collegamento o approfondimento. Four contiene sette racconti, di cui quattro convergono a poco prima dell’inizio di Divergent, e tre che approfondiscono Divergent stesso. Tutti e sette i racconti sono scritti dal punto di vista del personaggio maschile mentre la saga principale è scritta dal punto di vista di Beatrice. Anche Free Four è un racconto breve su un aneddoto particolare all’interno di Divergent. We can be mended può essere considerato l’epilogo della saga, un plus sul futuro dei superstiti. Il percorso verso Allegiant è inedito in Italia, farebbe da ponte tra Allegiant ed Insurgence.

Detto ciò…

In un futuro non molto a fuoco, una Chicago post apocalittica trova pace ergendo muri di protezione attorno a tutta la città ed in una struttura sociale/gerarchica in cui ognuno ha un proprio ruolo ben definito e dove non è tollerato uscire dai binari prestabiliti.

Da questi concetti nascono le fazioni: 

  • i Pacifici, che si battono per la pace e la tranquillità, coltivano la terra e ne condividono i frutti;
  • i Candidi, che credono nell’onestà e nella sincerità ad ogni costo e che si occupano della legge e delle sue attuazioni;
  • gli Eruditi, intellettuali che svolgono ricerche e accrescono il livello di benessere di tutti in ogni campo;
  • gli Abneganti, umili ed altruisti, sempre pronti a dare tutto per gli altri, al governo della città;
  • gli Intrepidi, coraggiosi ed impavidi, proteggono la città e tendenzialmente si cacciano nei guai.

Per mantenere la pace e l’equilibrio nelle fazioni, i giovani al compimento dei 16 anni si prestano ad un test attitudinale che suggerisce ai soggetti per quale fazione si è più inclini, anche se la scelta finale spetta a loro, poiché lasceranno la fazione e la propria famiglia per sempre.

Ed è proprio quello che si accinge a fare la nostra protagonista femminile, Beatrice Prior, che soffocata da una vita Abnegante, rigida e servile sceglie di abbandonare tutto. Nonostante il suo test attitudinale non le sia stato di alcun aiuto, perchè propensa a più fazioni, divergente; lei opterà per la scelta più difficile tra tutte, essere un’Intrepida.

Una nuova casa, nuovi amici, e molte nuove esperienze la aspettano! La violenza, le congiure, la lotta al potere ed alla rincorsa verso obiettivi utopici, la vita in strada degli Esclusi di ogni fazione, si intrecciano alla nuova vita di Tris.

“La fazione prima del sangue”

Lo stile dell’autrice è senza fronzoli, descrittivo abbastanza da trascinarti nella trama e tra i personaggi ma non troppo da non lasciare spazio alla mente del lettore. Il linguaggio è diretto, avvincente, travolgente; non ho ancora trovato nessuno che abbia trovato la storia lenta o che non abbia divorato TUTTI i libri in pochissimo tempo. I presupposti morali per cui combattere ci sono tutti, una società discriminatoria, scegliere il proprio futuro senza il peso delle aspettative della famiglia, il cameratismo, l’ereditarietà caratteriale dei genitori da osteggiare come la violenza, la tendenza a segreti ed inganni, il sacrificio fine a sé stesso.

— Ma veniamo ai problemi (breve tratto spoiler, sorry).—-

Il rischio di collegare questa storia a quella degli Hunger games di Suzanne Collins è davvero enorme. Sicuramente la trama è più debole e meno originale, l’eroina femminile che se la cava benissimo da sola e che anzi fa la differenza nel gruppo ormai va per la maggiore. Ma in Hunger games la scrittrice crea davvero un mondo da zero con riferimenti al mito greco che la Roth non sembra sognare. Tornando a noi abbiamo due giovani donne, che in qualche modo si sacrificano per la loro gente. Katniss negli Hunger Games si ritrova in una situazione che non si è cercata, durante i libri cresce insieme al lettore e si ritrova leader senza neanche volerlo. Tris Prior la divergenza, la leadership, ce l’ha nel sangue ed in lei è evidente l’inclinazione politicamente corretta e famigliare della stessa scrittrice che inficerà tutte le sue decisioni, mettendo in pericolo ed uccidendo praticamente la maggior parte dei protagonisti. In Divergent per fortuna non c’è il triangolo amoroso, ma una serie di scaramucce tra fidanzatini che distraggono da argomentazioni più serie e spesso vengono lasciate lì a decantare senza essere più riprese. Motivo per cui se potenzialmente la saga potrebbe coinvolgere un pubblico ben più adulto dello Young alla quale è dedicato, non accadrà. Dal canto suo in Tris l’amore per Quattro non sarà mai cieco ed al di sopra di tutto. Fino alla fine. ———-

Personalmente mi è piaciuto lo stile dell’autrice più che il filone narrativo che non ho trovato affatto originale. Sicuramente è coinvolgente e pieno di colpi di scena e cambi di rotta improvvisi. Gli argomenti importanti trattati sono diversi, alcuni più approfonditi ed alcuni meno; lo spunto per qualche riflessione rimane.

Sicuramente gli amanti del genere distopico, i fans delle saghe, e degli Hunger games lo apprezzeranno. Fino a che punto dovete scoprirlo voi.

L’autrice

Veronica Roth è una scrittrice statunitense, nata nel 1988 ha studiato scrittura creativa alla Northwestern University ed ha debuttato con la saga Divergent mentre stava ancora dando gli esami.

Attualmente vive a Chicago ed ha pubblicato nel 2018 una nuova duologia Carve the mark.