Titolo: The giver – Il messaggero

Autore: Lois Lowry

Genere: Distopico, Young adult

Casa editrice: Giunti

Data di pubblicazione: 2004

Formato: Cartaceo/E-book

Pagine: 218

Sinossi:

Quando Matty è arrivato al Villaggio sei anni prima era un ragazzino inquieto e ribelle che amava definirsi “la Belva fra le Belve”. Ora è cresciuto sotto la guida del cieco Veggente ed è pronto per l’assegnazione del suo vero nome: “Messaggero”. Ma qualcosa nel Villaggio sta cambiando: da quando al mercato si barattano i sentimenti con effimeri beni materiali, la comunità è diventata improvvisamente ottusa e caparbia. La società utopica che un tempo amava accogliere tutti i rifugiati e i derelitti sta innalzando un muro di isolamento. Matty è uno dei pochi capaci di districarsi nel fitto della Foresta e il suo compito ora è quello di portare il messaggio del drastico cambiamento ai paesi vicini e convincere Kira, la figlia del veggente, a tornare con lui al Villaggio, prima che sia troppo tardi. Ma la Foresta, che gli è sempre stata amica, si è rivoltata contro di lui, animata da una forza oscura e senziente, e Matty si trova a fronteggiare il pericolo armato solo di un nuovo potere che ancora non riesce completamente a gestire e a comprendere.

“La parte peggiore di avere le memorie non è il dolore. È la solitudine. Le memorie vanno condivise.”

Siamo al terzo volume della saga The Giver-Quartet, qui ritroviamo molti dei protagonisti delle precedenti avventure che cominciano ad intrecciarsi nelle vicende. Anche se, come per gli altri volumi, si può leggere singolarmente ed ha un finale auto conclusivo; leggere le vicende nell’ampia panoramica della Lowry ha un fascino tutto suo.

Ritroviamo il piccolo Matt, cresciutello, scopre di avere anch’egli un dono che non sa bene come utilizzare. Lo troviamo nella vita di tutti i giorni, con gli amici, una ragazza che gli piace, con il sostegno del Veggente ed il vecchio cieco (cari vecchi amici). Il villaggio è utopico, con il vecchio Veggente a capo della comunità, tutti sono i benvenuti.

Ogni migrante degli altri villaggi, con la sua lunga e triste storia, trova qui un luogo in cui rinascere. Ma non è tutto oro ciò che luccica, infatti al Mercato del baratto c’è un losco individuo che in cambio di beni materiali richiede un sacrificio personale. La giovinezza, ad esempio. E così Matt, per salvare il suo villaggio e ricongiungere i suoi vecchi amici attraversa la Foresta per andare da Kira e riunire tutti prima che sia troppo tardi….

La terza storia di questa saga è ambivalente. Ha una parte leggera, relativa alla natura ed alla giovinezza di Matty. Ed una parte più oscura, riguardante sì il baratto ma anche qualcosa di più intimo in noi. La scelta tra il bene ed il male, tra i beni materiali e l’amore.

Se nel primo libro viene eliminata l’indipendenza e la libertà dell’individuo e l’oscurità non è palese; nel secondo libro invece le oscenità e le malvagità sono chiare e limpide. Questo terzo libro potrebbe sembrare la via di mezzo, eppure l’equilibrio non va dato per scontato così come la vita stessa.

L’ennesimo pezzo di un puzzle straordinario di altri tempi nelle mani di un’autrice che dovrebbe regnare nelle librerie dei giovani adulti!

L’autrice

Lois Lowry, scrittrice statunitense, è nata nel 1937 alle Hawaii. Di origini norvegesi della discendenza paterna, durante l’infanzia veniva chiamata dai parenti nord-europei Sena.
È la seconda di tre figli, Helen, la sorella maggiore e Jon il fratello minore. La famiglia entra in lutto nel 1962 a causa della morte prematura di Helen, a soli 28 anni. Proprio il trauma subito e le vicende contigue hanno portano la Lowry a scrivere l’acclamato Summer to Die. Il padre, Robert, è stato un medico dell’esercito e negli anni prima e dopo la seconda guerra mondiale ha portato la famiglia a vari trasferimenti forzati, dapprima a Brooklyn (New York City) poi Carlisle (Pennsylvania), Tokyo (Giappone), Governors Island.
Prima di dedicarsi alla letteratura per ragazzi è stata, nel corso degli anni settanta, fotografa e giornalista freelance.
Nella sua carriera da autrice ha vinto due volte la prestigiosa Medaglia John Newbery: la prima volta nel 1990 per Number the Stars (tradotto e pubblicato in italiano da Giunti con il titolo Conta le stelle) e successivamente per The Giver (nel 1993). The Giver. Il donatore ha due seguiti La rivincita (2000) e Il messaggero (2004). Attualmente vive nel West Cambridge.