Titolo: Città di ossa

Autore: Cassandra Clare

Genere: Urban fantasy-Paranormal romance

Casa editrice: Mondadori Editore

Data di pubblicazione: 15/02/2016

Formato: Cartaceo/E-book

Pagine: 541

Sinossi:

La sera in cui la quindicenne Clary e il suo migliore amico Simon decidono di andare al Pandemonium, il locale più trasgressivo di New York, sanno che passeranno una nottata particolare ma certo non fino a questo punto. I due assistono a un efferato assassinio a opera di un gruppo di ragazzi completamente tatuati e armati fino ai denti. Quella sera Clary, senza saperlo, ha visto per la prima volta gli Shadowhunters, guerrieri, invisibili ai più, che combattono per liberare la Terra dai demoni. In meno di ventiquattro ore da quell’incontro la sua vita cambia radicalmente. Sua madre scompare nel nulla, lei viene attaccata da un demone e il suo destino sembra fatalmente intrecciato a quello dei giovani guerrieri. Per Clary inizia un’affannosa ricerca, un’avventura dalle tinte dark che la costringerà a mettere in discussione la sua grande amicizia con Simon, ma che le farà conoscere l’amore.

“Per tutta la vita ho sentito che c’era qualcosa che non andava in me. Qualcosa che mancava, qualcosa di danneggiato. Adesso so…”

Brooklyn, Clary adolescente tutta pepe litiga con sua madre ed esce con il suo migliore amico Simon, scegliendo (a quindici anni ?!?) il locale più trash della città, il Pandemonium. Una volta lì, Clary comincia a vedere persone che gli altri non vedono, e giustamente (?!) li segue negli anfratti del locale, scoprendo un brutale assassinio ad opera di tre giovani bellissimi, stratatuati; Isabelle, Jace e Alec. Altrettanto giustamente… non scappa via, sta lì a cercare di scoprire cosa sta accadendo.

Quando questi ragazzi, che pur non conoscendola, le illustrano bellamente che sono shadowhunters ed hanno appena ucciso un demone, Simon la ritrova nello sgabuzzino della discoteca a parlar da sola e la convince a tornare a casa. Casa che trova distrutta, sua madre è scomparsa. Un demone la raggiunge e lei cerca di combatterlo; per fortuna arriva uno degli shadowhunters di poc’anzi, Jace, che la salva e la porta all’Istituto dove può proteggerla…..

All’Istituto dove vivono, si allenano e lavorano gli shadowhunters. Clary scopre tutto del Mondo invisibile, gli umani non possono vedere nessuno di quelli che ne fanno parte. Ovvero i demoni, quelli per metà demoni ‘Nascosti’ (licantropi, vampiri e fate/seelie, stregoni/streghe) e gli shadowhunters che sono per metà angeli; questi ultimi tengono d’occhio i Nascosti ed uccidono i demoni che si palesano sulla Terra.

In questo frangente Clary capisce che il fatto che solo lei possa vederli è indicativo che ci sono cose della madre scomparsa e forse anche di sé stessa, che non sa. La ricerca di queste informazioni e di Jocelyn, la mamma, caratterizzerà gran parte di questo primo volume della saga conosciuta anche come The mortal instruments.

I personaggi sono davvero tantissimi, a parte quelli che ho già nominato, vale la pena citare Luke – amico di vecchia data di Jocelyn, figura paterna per Clary, Hodge – il trainer dell’Istituto, e ovviamente Magnus Bane – sommo stregone di Brooklyn. Tra tutti, Clary è davvero la più antipatica. Non si scompone mai, non dà valore all’amicizia di Simon, fa ruotare tutti intorno ai suoi scopi e sembra che non le importi delle conseguenze.

Il rapporto che nasce con Jace, sembra cominciare a cambiarla ma è qualcosa che in questo testo è ancora poco concreto. A proposito di Jace, lui è un personaggio ben definito, con un passato tutto da scoprire, ha un carattere ombroso e deciso, con degli altissimi valori morali e di onestà. Isabelle e Alec in questo primo volume sono solo comparse così come Magnus e Simon; ma sono personaggi che scopriremo meglio più avanti.

Il primo volume non mi è piaciuto molto, le descrizioni degli ambienti sono davvero prolisse ed anche il world building non l’ho trovato di particolare effetto. In questo mi ha aiutata molto aver visto il film relativo a questo libro; Shadowhunters – Città di ossa (The Mortal Instruments: City of Bones) del 2013, diretto da Harald Zwart con Lily Collins (Clary) e Jamie Campbell Bower (Jace). Questo film è molto fedele al testo, il cast è interessante, e mi ha aiutato a capire un po’ meglio l’atmosfera intorno alla trama.

Stessa cosa non posso dire della serie tv Shadowhunters, che dalla seconda stagione in poi diventa sì guardabile ma non c’entra nulla con la trama del libro; tra l’altro l’attrice che interpreta Clary è davvero discutibile. La serie è andata in ordine dal 2016 al 2019 su Netflix, ed è composta da tre stagioni. La prima di 13 episodi, che rappresenta un mix dei primi due volumi della saga Città di ossa e Città di cenere. La seconda, è composta da 20 episodi che rappresentano il terzo volume, Città di vetro. La terza stagione (come la seconda) inizialmente è stata divisa in due parti in seguito unificate, in cui troviamo i primi 10 episodi relativi al quarto libro della saga, Città degli angeli caduti. E nella seconda parte, composta da 12 episodi, vengono trattati gli ultimi due libri, Città delle anime perdute e Città del fuoco celeste. Non posso ancora esprimermi sulla coerenza degli ultimi due volumi che sto finendo di leggere, ma per i primi 4, vi assicuro che il nesso è quasi inesistente.

A proposito della saga per intero, qui sopra vi ho nominato tutti e sei i libri appartenenti alla parte The mortal instruments, a breve pubblicherò una breve guida sui possibili ordini con cui approcciare la saga e la lista di tutti i libri. Anche perché nel frattempo, la nostra cara Cassandra Clare continua a sfornare spin-off e prequel.

Per concludere, diciamo che questo testo non è niente di che, ma recupera nei libri successivi, quindi ti invito a leggerlo e proseguire con gli altri volumi, o puoi prima leggere le altre recensioni! Quello che ho apprezzato è che fin da subito e per tutto il libro, la tensione è sempre alta, rallenta solo un po’ alla fine per ricominciare subito nel volume successivo; da questo punto di vista è strepitosa.

L’autrice

Cassandra Clare è il nome d’arte di Judith Rumelt. Nata in Iran, ha passato i primi anni della sua vita in giro per il mondo (Francia, Inghilterra, Svizzera, addirittura Himalaya) con la famiglia e bauli di libri. Da grande, ha lavorato come giornalista di spettacolo tra Los Angeles e New York. Stabilizzatasi a Brooklyn, scrive in bar e ristoranti, per non farsi distrarre dai suoi tanti gatti. Maestra del romanzo urban fantasy contemporaneo, ha all’attivo numerose pubblicazioni, tra le quali ricordiamo le tre trilogie di “Shadowhunters”. Nel 2004 comincia a lavorare al primo volume della prima trilogia, che sarà pubblicato in Italia nel 2007. Oltre a Shadowhunters. Città di Ossa, saranno pubblicati i volumi Shadowhunters. Città di Cenere e Shadowhunters. Città di Vetro, che nei due anni successivi completano la prima trilogia. La Clare inaugurerà il secondo ciclo di “Shadowhunters” con Shadowhunters. Città degli angeli caduti (2011), Shadowhunters. Città delle anime perdute (2012) e Shadowhunters. Città del fuoco celeste (2014). Nel frattempo, viene data alle stampe la serie “Shadowhunters. Le origini”, in cui, attraversi gli oramai canonici tre libri, si viene catapultati nell’universo narrativo già ben noto ai suoi fans, ma in epoca vittoriana. La trilogia si compone di L’Angelo (2011), Il Principe (2012), La Principessa (2013). Nel 2014, con Holly Black, la Clare scrive Magisterium. L’anno di ferro, romanzo fantasy che inaugura una nuova serie. Inoltre, esce Le Cronache di Magnus Bane, spin-off di “Shadowhunters” scritto con Maureen Johnson e Sarah Rees Brennan. Questo, come tutti i suoi scritti, sono editi in Italia da Mondadori.