Titolo: Il quaderno dell’amore perduto

Autore: Valérie Perrin

Genere: Narrativa contemporanea

Casa editrice: Edizioni Nord

Data di pubblicazione: 16/07/2020

Formato: Cartaceo/E-book

Pagine: 348

Sinossi:

La vita di Justine è un libro le cui pagine sono l’una uguale all’altra. Segnata dalla morte dei genitori, ha scelto di vivere a Milly – un paesino di cinquecento anime nel cuore della Francia – e di rifugiarsi in un lavoro sicuro come assistente in una casa di riposo. Ed è proprio lì, alle Ortensie, che Justine conosce Hélène. Arrivata al capitolo conclusivo di un’esistenza affrontata con passione e coraggio, Hélène racconta a Justine la storia del suo grande amore, un amore spezzato dalla furia della guerra e nutrito dalla forza della speranza. Per Justine, salvare quei ricordi – quell’amore – dalle nebbie del tempo diventa quasi una missione. Così compra un quaderno azzurro in cui riporta ogni parola di Hélène e, mentre le pagine si riempiono del passato, Justine inizia a guardare al presente con occhi diversi. Forse il tempo di ascoltare i racconti degli altri è finito, ed è ora di sperimentare l’amore sulla propria pelle. Ma troverà il coraggio d’impugnare la penna per scrivere il proprio destino?

“Jules non si lega a nessuno perché vive nel presente. Del passato se ne infischia e del futuro non gli importa, non ancora.”

Per Justine, sua cugina, è tutto il contrario. Si occupa e si preoccupa per tutti e di tutto; tranne che di sé stessa.

In seguito alla violenta morte dei genitori, Jules e Justine vanno a vivere con i nonni; crescendo come fratello e sorella, sotto lo sguardo attento dei loro tutori. E se Jules vive una vita serena, volta a tanti successi, sostenuto da un’eredità enigmatica; Justine decide di rimanere a vivere con i nonni a Milly, un paesino ormai svuotato dalla modernità, in cui si occupa di fornire assistenza agli anziani nella casa di riposo Le ortensie.

Lì conosce Helene, una donna enigmatica, forte, con una vita intensa e piena di sentimenti e di persone che l’hanno resa ciò che è. Il nipote di Helene, che va spesso a trovarla, nota questo feeling particolare con Justine e le chiede di trascrivere le memorie che la nonna nel tempo ha condiviso con lei.

Justine comincia a scrivere su un quaderno blu tutti i racconti dell’anziana signora, che ormai non aspetta altro di raggiungere la spiaggia dei suoi sogni e dimenticare la sua vita terrena. Durante la trascrizione Justine si rende conto dei vuoti della sua vita, a partire dalla morte dei suoi genitori, e comincia a colmarli. Tra indagini, nuove conoscenze, sotterfugi, discussioni e indecisioni; la sua vita evolve verso la maturità.

“Se mi dice così, vuol dire che fa parte del nostro mondo, quello in cui non si crede che a ciò che si vede. Quello degli idioti, degli ingenui, degli ottimisti.”

Un viaggio bellissimo, incantevole! Ho trovato particolarmente piacevole i racconti su Helene ed all’inizio non ho apprezzato particolarmente la vita di Justine. Quando la situazione muta e l’autrice ha ormai disteso le trame per far funzionare il libro, il viaggio diventa davvero breve ed intenso.

I personaggi importanti sono tutti ben caratterizzati, gli altri rimangono sempre vaghi come per rendere più semplice per il lettore immaginarli come effimere presenze nella scena. Dopo il primo quarto di libro, diventa impossibile lasciare andare Justine ed Helene e nonostante io lo abbia in un paio di giorni, i personaggi mi sono mancati a lungo.

L’autrice è intelligente, ironica e pungente; trova sempre parallelismi efficaci ed alla portata di tutti. Niente è scontato, il climax rimane alto fino alla fine del libro. All’inizio l’intreccio temporale, come dicevo, è lento; da qualche parte doveva pur emergere che questo è il romanzo d’esordio dell’autrice. Devo dire che avendolo letto per primo (rispetto a Cambiare l’acqua ai fiori), ho subìto meno il livello inferiore in termini di scrittura, tra i due romanzi.

I legami familiari sono certamente il fulcro della storia, e sono tante le domande che emergono da questa lettura.

Non sempre è stato semplice digerire le pagine di questo libro, per quanto l’autrice nella sua semplicità proponga quesiti a volte dolorosi. Ne sono l’esempio, gli episodi sui “dimenticati della Domenica”, di cui non vi spoilero nulla però!

Mi sa proprio che dovrete leggere il libro, che naturalmente ha il mio benestare!

L’autrice

Valérie Perrin ha lavorato a lungo come fotografa di scena delle più importanti produzioni cinematografiche francesi. Il suo romanzo d’esordio, Il quaderno dell’amore perduto, è stato pubblicato in Italia da Nord nel 2016. Nel 2019 Cambiare l’acqua ai fiori viene pubblicato in Italia da E/O.