Titolo: La piccola Parigi

Autore: Alessandro Tonoli

Genere: Narrativa contemporanea

Casa editrice: Gwmax srl

Data di pubblicazione: 07/06/2015

Formato: Cartaceo/E-book

Pagine: 44

Sinossi:

Una città, un racconto misterioso e una bambina di cui nessuno ha mai saputo il nome.
Ecco cosa si cela dietro Cabiate e il suo essere chiamata dai suoi abitanti “La piccola Parigi”, per un motivo che però nessuno sembra ricordare. Forse solo il nonno di Chiara ha, nascosta nel suo passato, la chiave per svelare la natura di questo incantesimo che ora, forse, sta per essere finalmente rivelato.

“Ecco cosa sono le piccole città. Sono il trono delle piccole cose.”

Siamo a Cabiate in provincia di Como, nonno Francesco ha appena perso la compagna di una vita ma deve comunque fronteggiare ai suoi doveri di nonno facendo compagnia a sua nipote, la piccola Chiara. Anzi Chiaraccia, monella. Ah accidenti, ma questa recensione non può essere scritta così. Come consuetudine richiede… No, non posso.

In questa recensione devo aprirvi il mio cuore perché questo racconto me lo ha chiesto! Perché passi intere giornate a scrivere ed a leggere e poi ti ritrovi tra le mani queste piccole sfera trasparente piena di neve da scuotere; tu cosa puoi fare? Agitarla e guardare.

Da La piccola Parigi salta fuori l’enorme emotività dell’autore, che già dalla prefazione è coinvolgente, poetico, teatrale!

Il tono del narratore è colloquiale eppure così vivido. È come guardare uno Charlot lungo le strade di Parigi, tutt’attorno sei circondato e stravolto dalla grandezza delle fatiche di un tempo, eppure lui ti tiene lì con l’attenzione su di sé; perché quello che sta facendo è così importante e delicato che tu non puoi voltargli le spalle e non ascoltare quel suo malinconico disincanto, gli faresti un torto enorme.

“..dietro ogni cosa che non si riesce a ricordare, c’è sempre una storia che vale la pena di essere raccontata.”

E quindi ecco Francesco che racconta a Chiara ed a noi la storia di questa piccola città, da dove viene La piccola Parigi, in un quasi monologo denso di sentimenti.

No, non quelli melensi e sdolcinati che ti farebbero lanciare il libro contro un vasetto di miele; quel sentimentalismo raffinato e un po’ vintage dei quadri in bianco e nero di Marylin. Come qualcuno che ti affianca con un ombrello in un giorno di pioggia lungo un viale alberato. I giochi di parole, la ritmica, le interruzioni, è tutto ben contestualizzato. Tutto fila liscio fino ad un finale che segue la stessa densità del resto della storia, senza intoppi.

Incantevole! Non posso dire altro, leggetelo e diffondetelo; è il genere di storie di cui abbiamo bisogno. Ed è il genere di scrittori che dovremmo promuovere.

“Le grandi cose servono solo a dare valore a quelle più piccole.”

L’autore

Alessandro Tonoli: Studente universitario presso la facoltà di Comunicazione, New Media e Pubblicità dell’Università Uninettuno, lavora in un primario istituto di credito. Scrive articoli per diversi siti di videogiochi e ha un blog personale per il sito di tecnologia Tom’s Hardware dove si occupa di Cinema, Videogiochi e Media. Ha una passione per la recitazione, e ha frequentato l’accademia teatrale dell’associazione culturale “Teatrando”.“La piccola Parigi” è il suo primo racconto pubblicato.