Titolo: Ushanka I ponti di Leningrado

Autore: Antonella Iuliano

Genere: Narrativa storica

Casa editrice: Genesis Publishing

Data di pubblicazione: 18/02/2021

Formato: Cartaceo/E-book

Pagine: 425

Sinossi:

Leningrado 1961. Pasha Metjanov ha perso l’amore della sua vita e la ragnatela dei ricordi lo tormenta. A portarglielo via è stato suo fratello Yurij, che lui ha sempre amato e protetto come il padre che non hanno avuto. È incapace di dimenticare Aleksandra e i suoi bellissimi occhi verdi, ma Yurij l’ha voluta per sé, preferendo al loro legame le false promesse di uno sconosciuto: Ivan Orlev, fino a diventare la pedina di un destino che, nessuno immagina, ha ripreso a tessere la polverosa trama di un passato non troppo lontano.
Leningrado 1941. Tatjana Orleva sa che presto dovrà separarsi dal suo amato Andrej, un semplice soldato; sa che la guerra imperversa intorno alla città, che presto sarà assediata; e sa che sua madre, la severa e ambiziosa Irina Orleva, non accetterà mai il figlio che aspetta. Lei la vorrebbe accanto a un importante uomo del Partito affinché l’aristocratico nome degli Orlev, un tempo Orlov, possa tornare a brillare, sfidando persino il nemico nazista e le sue bombe.
Un romanzo d’amore e di guerra. Due storie che, tra passato e presente, si fondono in una, congiungendosi attraverso i ponti – di pietra, di legno, dipinti di blu, di rosso, innevati – di una città algida e romantica, e i ponti invisibili sospesi sulle dolorose esistenze dei suoi protagonisti.

“Davanti a sé, sopra le acque scure del canale, tra le ombre della notte e le luci riflesse – che come in uno specchio disegnavano i contorni della città capovolta – si stagliava il Siniy Most, il ponte blu. Quante volte era ritornato su quel ponte per lei. In attesa di lei. Quante volte l’avevano attraversato insieme, a braccetto, mano nella mano. Quel ponte blu era stato il testimone muto di ogni sua attesa, di ogni loro incontro, dei loro teneri e fuggevoli baci.”

Leningrado 1961, nel più tenero degli incontri Pasha soccorre una giovane e bellissima donna, Aleksandra. È amore a prima vista per Pasha e con il più romantico dei corteggiamenti lo diventa anche per Aleksandra.

Quest’ultima è cresciuta in un orfanotrofio e viene stranamente stata scelta da una ricca e anziana signora, come serva per la sua dimora in città. È proprio in questo frangente che avviene il fortuito incontro che cambierà la vita di entrambi i protagonisti.

Pasha è convinto di aver trovato la sua anima gemella ma a mettergli i bastoni tra le ruote sarà proprio suo fratello Yurij, che assieme ad Ivan Orlev, tramerà contro di loro; entrambi per motivi molto diversi.

Sarà quando la storia si intreccerà a quella di Tatjana e Andrej nel lontano 1941, che vedremo la narrazione spiccare il volo.

L’intrecciarsi dell’amore romantico con quello fraterno, da quello della cara Babushka Anechka a quello di una madre che non ha mai potuto conoscere sua figlia, sarà il fulcro di tutto. Condito da tantissimi dettagli di una San Pietroburgo – Leningrado stravolta dalla guerra, dalla guerriglia urbana e poi ricostruita in tutto il suo splendore.

Tutti i dettagli del paesaggio, delle tradizioni, del cibo e le parole stesse in lingua originale innalzano il libro ad un altro livello. È davvero come essere lì con i protagonisti in ogni istante. Come sempre la penna di Antonella Iuliano è sinuosa e delicata, la narrazione è incantevole.

La trama è ben costruita ed anche i personaggi sono solidi. Non mancano i picchi di tensione che assorbono il lettore fino al finale assolutamente adeguato.

È giusto osservare piccoli errori di editing e qualche dialogo troppo prolisso ma nulla che comprometta il viaggio letterario con quest’autrice che stimo moltissimo e che sa sempre coinvolgermi ed istruirmi in qualcosa di nuovo ed inaspettato.

L’autrice

Antonella Iuliano nasce in provincia di Avellino nel 1983. Terminati gli studi, inizia a dedicarsi alla scrittura, sua vera vocazione. Il suo primo romanzo Come petali sulla neve, vede la luce per la prima volta nel 2012, seguito da Charlotte, la storia della piccola Brontë, un romanzo semi-autobiografico ispirato al mondo delle sorelle Brontë.

Nel 2015 si classifica al 3° posto nella IV edizione del Premio De Leo – Brontë con il racconto Il profumo della brughiera, inserito nell’antologia Brontëana 2015. Per lei la buona prosa è sempre intrisa di poesia. Legge spesso romance storici e classici della letteratura russa, inglese e francese. Il suo romanzo preferito è Jane Eyre di Charlotte Brontë. Ama scrivere di notte, adora il tè inglese e sogna un lungo soggiorno a San Pietroburgo.